Zuo3

Appena girato l’angolo un’altra lunghissima via si scopre sul fianco. Bene, si continua e tirato un sospiro si riprende a camminare. Sembra che in queste vie non ci siano altro che palazzoni alti e distanti ma ci si accorge presto che una miriade di piccoli negozietti colora le strade di tante vite nascoste. Oltre le vetrate vive un popolo, un popolo che spera.

Buuuuuuuuuum

Quel ragazzo ha appena messo in vetrina un nuovo giocattolo elettronico, lo riprende e ci gioca per capire cos’ha di nuovo. Impara subito ad usarlo e prova una o due nuove funzioni. Lo rimette in vetrina sorridendo, pensa già a cosa gli capiterà tra le mani la prossima settimana.

Fiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii Pam!

Quella ragazza non molla, quell’aria gracile e sottile nasconde un carattere d’acciaio. La venderà quella collana al prezzo che vuole lei, non importa quando dovrà lottare. Con garbo e delicata insistenza continua, perché al di là delle parole sa già dove arriverà il cliente. L’accordo è preso e inizia pazientemente a ruotare il filo tra le dita. In un ipnotico movimento, nodo dopo nodo conclude il lavoro e sorride; contenta per l’affare, contenta per aver atteso una scelta esigente.

Pa! BAAAAAAAAAM!

Quel vecchietto si rivolge alla faccia sovrappensiero dello straniero. Lo conosce in un paio di domande e ne stimola la curiosita raccontando di storie di simboli, tradizioni e oggetti. Uno di questi finirà poi nella borsa di plastica del turista, uscito un po’ confuso ma con mille altre idee da inseguire.

Trararrrrartartaratatatatrtarrt

In una botteguzza una ragazza sta su una seggiolina, dipinge le unghie per pochi kuai. Clienti non se ne vedono e resta ad attendere davanti alla tele. Non è il lavoro della vita ma si tiene occupata e un giorno chissà, se si mette via qualcosa potrà inseguire una nuova idea.

tfftffffffftfftffffffffft

In quel ristorantino arriva il proprietario a chiaccherare coi clienti. Gli racconta di come ha scelto la carta, dei suoi dipendenti e ingredienti. Fiero dei suoi quattro tavoli da al cliente il suo biglietto da vista, simbolo della sua impresa.

KRRRRRRKRRRRRRRKRRRRRRRRKRRRRRRRR

Quell’aria bonaria scruta di sottecchi la faccia dello straniero. Con curiosità cerca di cogliere qualcosa di questi occidentali di cui si parla tanto. Sorride poi compiaciuto quando quello fatica a esprimersi, è chiaro che i forestieri non son poi tanto svegli.

Tssssssssssssciuuuuuuuuuuu

‘Hello’ e si avvicina titubante un ragazzo che vuol uscir dalla provincia mentre pensa a formulare qualche frase in Inglese. Non importa se non ha capito da dove vieni o cosa fai, comunica col mondo e lo fa in Inglese.

Trtrtrtrtrtrtrtrtrtrtrtrtr

Le due ragazze si stringono in un tenero braccetto, si raccontano e confidano. Sghignazzano e il resto non lo vedono neppure più.

BAAM BAAAAM BAAAAAM PAAAAA TAAAAAAM BAAAAAM

Da ogni lato tuonano i botti, il rumore diventa sempre più frastornante e i palazzi riverberano il rosso e verde delle fontane di luce. Ad ogni angolo ognuno vuole esplodere il suo “ci sono anch’io”, far vibrare l’aria della propria presenza per salutare un anno che ha dato tanta speranza, che ha tuonato un “10%” di crescita economica. Ai lati delle strade ci si preparara al prossimo ciclo con il futuro già in mano.

Buon anno Cina, pensa alle pagine vuote del futuro che stai per scrivere.